Scritti sulla Pittura (in aggiornamento)

CONTRO L’ABITUDINE

Non dipingere come sei abituato, come hai imparato, come ti hanno insegnato.
Ad ogni pennellata, ad ogni scelta di quale colore usare, chiediti: “sto dipingendo come voglio, o come sono abituato?”

Se una tua mano dipinge in modo abitudinario, tagliala.
Meglio essere un pittore monco, che dipingere secondo l’abitudine.


PITTURA E MISTICA

La Mistica è il superamento di qualsiasi forma, immagine, simbolo. Essa mira al Vuoto.
La Pittura vive di forme, immagini, simboli, Materia.
Non provare a conciliarle, non è possibile.
Collocati invece al centro della loro contesa.
La tensione tra questi due poli opposti genera energia creativa. Usala.
La Mistica tira verso l’Alto, la Pittura verso il Basso, l’Arte è ciò che sta nel Mezzo.
La Mistica spiritualizza la materia pittorica, la Pittura materializza lo spirito mistico.

Dipingere è afferrare per i capelli (servono riflessi pronti!) l’immagine che si crea durante la meditazione mistica.
Un istante prima che essa scompaia nel Vuoto.


TU SEI QUELLO

Diventa ciò che dipingi


TABULA RASA

Dipingi come fossi l’unico pittore al mondo, il primo, colui che la pittura l’ha inventata.
Rimetti i tuoi debiti verso la pittura del passato, del presente e del futuro.
Percepisci l’Unicità irripetibile di ogni tua singola pennellata.
Non dire più “mi ricorda questo” o “mi ispiro a a quello”.
Non ascoltare nessuno.
Fai Silenzio!
Arriva là dove ogni cosa somiglia soltanto a se stessa.
Uccidi la Pittura.
Ed ecco che, un istante prima che il tuo coltello raggiunga la sua gola, un Angelo fermerà la tua mano e ti dirà:
“Sei salvo! Ora dipingi!”